VITIGNO DEL NURAGUS
La Storia
Le origini del Nuragus sono antichissime; è certamente uno dei primi vitigni introdotti in Sardegna, probabilmente dai Fenici, all’atto della fondazione di Nora. L’ipotesi si basa, oltre che sul nome del vitigno (infatti il prefisso Nur è di chiara derivazione Punica), sulla sua diffusione a raggiera a partire dal luogo di origine verso le pianure e le colline dei Campidani di Cagliari e Oristano. Secondo altri studiosi invece il nome del vitigno Nuragus sarebbe derivato da qualche seme germogliato in prossimità del comune omonimo di Nuragus. I sinonimi, in parte dialettali, si riferiscono concordemente a due caratteristiche peculiari del Nuragus: la produttività e la rusticità; il nome “Abbondosa” si riferisce alla generosità della pianta nel produrre frutti, mentre il termine “Burdu” significa “selvatico”.
Il Nuragus, grazie all’adattabilità ad ogni tipo di terreno ed alla sua resistenza a malattie crittogamiche nel corso dei secoli ha riempito i vuoti lasciati dagli altri vigneti.
Sinonimi di Nuragus:
Meragus, Abbondosa, Nur, Trebbiana, Axina de pòberus, Axina de margiani, Axina scacciadèppidus, Burdu, Bruscu biancu, Granazza o Garnaccia.
Vitigno del Nuragus
Nuragus é un vitigno a bacca bianca molto diffuso in Sardegna. Dal punto di vista ampelografico il Nuragus si caratterizza per la foglia pentagonale e pentalobata, di medie dimensioni, con pagina superiore verde intenso, e pagina inferiore verde – grigio, molto tomentosa; il margine fogliare è a dentellatura regolare con denti medio – grandi. I tralci, di colore bruno – rossiccio nella parte esposta al sole, sono piuttosto vigorosi, con internodi brevi. Il grappolo è medio- grande, serrato, di forma conica, spesso alato, con acini medi, di colore verde dorato, buccia consistente, poco pruinosa e polpa di sapore neutro. L’epoca di maturazione del Nuragus è tardiva (fine settembre, primi di ottobre). E’ un vitigno molto vigoroso e notevolmente produttivo; esige sistemi di allevamento espansi con potatura lunga.
Il Nuragus é adattabile a diverse situazioni pedoclimatiche. il Nuragus di Cagliari esalta le sue caratteristiche nei suoli di medio impasto, purché freschi. Ha grande resistenza alle avversità meteoriche e crittogame, eccezion fatta per l’Oidio.
Vino Nuragus
Il vino “Nuragus di Cagliari” deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti dal vitigno “Nuragus” Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca non aromatica, raccomandati o autorizzati per le province di Cagliari e Nuoro, presenti nei vigneti fino ad un massimo del 15%. Dalla vinificazione del Nuragus, soprattutto dalle produzioni provenienti dai vigneti allevati con sistemi a spalliera, si ottengono vini caratterizzati da un colore paglierino tenue, talvolta con leggero riflesso verdolino; l’odore è vinoso e gradevole; il sapore: secco, oppure amabile, sapido, armonico, leggermente acidulo, gradevole di buona beva; la sua gradazione alcolica minima complessiva è 10,5°;
La denominazione di origine controllata “Nuragus di Cagliari” può essere utilizzata per la produzione del tipo “frizzante” naturale. I tipi “amabile” (tranquillo e frizzante) debbono essere designati in etichetta con la specificazione “amabile”.
I vini “Nuragus di Cagliari” sono regolamentati dal Decreto del Presidente della Repubblica dell’11 maggio1987.