VITIGNO DI CANNONAU

La Storia

Secondo le ultime ricerche il  Cannonau è un vino sardo al 100%. L’origine sarda è ormai ampiamente documentata ed è rafforzata da accertamenti storici ed ampelografici utili ad affermare che il Cannonau non ha paternità spagnola. Molti studiosi infatti, erroneamente,  ritenevano che il Cannonau, conosciuto in Spagna con il nome di Garnacha, fosse stato importato in Sardegna dalla penisola iberica nel 1400 d. C. durante la dominazione spagnola nell’isola ma è verosimile il contrario: gli Spagnoli iniziano a coltivare questo vitigno dopo averlo conosciuto in Sardegna. Inoltre nel corso di recenti scavi archeologici nel medio Campidano, sono stati ritrovati vinaccioli di Cannonau che risalgono al 1200 a.C. In quel periodo gli antichi abitanti dell’isola, che navigavano in tutto il Mediterraneo, avrebbero contribuito a diffondere il Cannonau  in Spagna, in particolare a Siviglia dove è chiamato Canonazo ed in Aragona dove prende il nome Garnacha, ed infine in Francia dove, è noto come Grenache.

Sinonimi di Cannonau:
Canonau, Cannonao, Canonadu, Cannonatu, Retagliadu Nieddu.

Vitigno di Cannonau

Il Cannonau  è il vitigno a bacca rossa più diffuso in Sardegna. Dal punto di vista ampelografico le caratteristiche del Cannonau  riguardano la foglia, reniforme od orbicolare, completamente glabra di un colore verde molto lucente, con margine a dentellatura regolare; i tralci legnosi di colore chiaro, con internodi piuttosto brevi; il grappolo, di media grossezza, cilindrico – conico, serrato, con acini medio piccoli di colore nero-violaceo, ricchi di pruina e succo di colore rosato dal caratteristico aroma. L’epoca di maturazione è medio – tardiva (fine Settembre). Dal punto di vista agronomico il Cannonau è un vitigno piuttosto vigoroso, con produzione non molto elevata, ha una capacità di adattamento notevole, il che giustifica la sua diffusione in aree molto dissimili dal punto di vista climatico e pedologico. Il Cannonau  è prodotto nell’ intero territorio della Sardegna con l’esclusione dei terreni non idonei, come quelli eccessivamente calcarei, quelli a debole spessore ed alta pendenza, quelli derivati da alluvioni recenti ed i suoli idromorfi delle zone costiere se interessati da fenomeni di alcalinizzazione e salinizzazione.

Vino Cannonau

I vini “Cannonau di Sardegna” devono essere ottenuti dalle uve provenienti dai vigneti composti dal vitigno Cannonau. Possono concorrere alla produzione di questo  vino, da sole o congiuntamente, nella misura massima del 10%, le uve provenienti da vitigni a bacca nera raccomandati o autorizzati nella regione sarda. Dalla vinificazione del Cannonau si ottiene l’omonimo vino, sia da pasto sia liquoroso da dessert. Il “Cannonau di Sardegna” rosso si presenta con un colore rosso rubino più o meno intenso, tendente all’arancione con l’invecchiamento. Ha un odore gradevole; il sapore è secco, sapido  caratteristico. Deve avere un titolo alcolometrico volumico totale minimo del 12,5%. Il grado zuccherino del mosto risulta piuttosto elevato, mentre l’acidità fissa è modesta. Il suo aroma risulta particolarmente accentuato nei terreni pesanti di pianura e in quelli sabbiosi delle zone costiere, mentre è più tenue e fine nei terreni granitici, nonché quando l’uva è vendemmiata precocemente rispetto allo standard dell’intera Sardegna. I vini “Cannonau di Sardegna” sono regolamentati dal Decreto Ministero Agricoltura e Foreste del 5 novembre 1992 che ha sostituito il DPR 21 luglio 1972 (modificato dal D.M. 29 giugno 1992).